Dancalia e Tigrai: nell'ombelico del mondo, alla scoperta delle origini dell'uomo.
Tanti i ricordi indelebili impressi nella memoria: i paesaggi lunari e desolati del sito archeologico di Lucy; i volti bruciati dal sole dei lavoratori nelle aride depressioni delle piane di sale; i sorrisi genuini dei bambini e gli occhi profondi delle bellissime donne etiopi nei mercati e nei villaggi; la tavolozza di colori delle distese di zolfo del Dallol; le lunghe e lente carovane di cammelli nel suggestivo Canyon di Saba; il calore del magma che ribolle potente nel cratere del maestoso vulcano Erta Ale; i rossi tramonti sulle placide acque salate del lago Afdera; le umide notti in tenda e sacco a pelo, cullata dal rumore del vento e della natura selvaggia, sotto un cielo trapunto di migliaia di luccicanti stelle in luoghi a volte magici e a volte inospitali; i paesaggi incontaminati e i panorami mozzafiato dei trek polverosi nelle montagne e altopiani di Gheralta; i variegati e colorati dipinti delle chiese rupestri, da raggiungere a piedi nudi e incastonate e nascoste tra le rocce.
E per finire: l'ottima cucina dai sapori decisi e genuini e da affrontare con le mani, tutti insieme dallo stesso piatto, quasi come in un rito conviviale che unisce tutti, anche se diversi per etnia o religione.
Tutto questo, e forse ancor di più, é stato il mio ultimo viaggio, entusiasmante e avventuroso.