TIPS
Aprile
2015. Weekend lungo nella Capitale d’Europa e dintorni…
Bruxelles
è la capitale del Belgio e la capitale dell’Unione Europea, è sede del Parlamento Europeo e sorge su sette colli come Roma (St. Michielsberg, Koudenberg, Warmoesberg, Kruidtuin, Kunstberg, Zavel e St. Pietersberg).
E’
crocevia multietnico di diverse culture che si intrecciano in un esempio di
convivenza ed integrazione costruttiva, dove ognuna apporta, attraverso
il suo bagaglio storico, religioso e di tradizioni, un importante contributo
alla crescita intellettuale e al fascino della città.
Sono atterrata all’aeroporto cittadino di Zaventem con volo
Ryan Air da Treviso il giovedì pomeriggio e sarei ripartita alla volta dell'Italia il lunedì mattina presto (volo A/R 40 euro).
La Airport Line (diretta bus numero 12; altrimenti c’è
il numero 21 che fa più fermate) mi ha portato in centro città fino al
quartiere europeo alla fermata di Schuman. Quindi dopo una piacevole
passeggiata nel bellissimo Parco del Cinquantenario sono giunta a destinazione
nel grazioso quartiere semi-residenziale di Merode (non così distante dal
centro e dove aveva casa in affitto mio fratello….)
Il tardo pomeriggio l’ho dedicato ad una piacevole
passeggiata a piedi da Merode alla Grand Place: che mi ha permesso di avere già
un veloce ed intensivo assaggio dei principali luoghi di interesse del centro
città. Nel tragitto ho potuto infatti
ammirare:
- l’Arco di trionfo del Cinquantenario con il grande parco;
- quindi dopo aver “circumnavigato” il quartiere europeo degli uffici e della commissione (che, come spesso accade, era “blindato” per un incontro dei capi di stato e ministri europei e si poteva attraversare solo se autorizzati e muniti di badge) sono giunta davanti al Parlamento Europeo attraversando il parco di Leopold;
- da lì ho poi attraversato Place des Palais, potendo ammirare la facciata esterna neoclassica del Palazzo Reale e l’antistante parco (in Belgio c'è una monarchia parlamentare retta dal Re Filippo) e quindi ho girato a sinistra dentro la Piazza Reale. A quel punto, passando sotto il museo degli strumenti musicali Old England (palazzo dalla facciata in stile Art Nuoveau che prima accoglieva dei lussuosi grandi magazzini), sono entrata nel parco Monts Des Arts fino a Place de l’Albertine;
- in ultimo ho proseguito per il labirinto di vicoli dell'Ilot Sacre, superando la caotica Square de la Putterie (piena di gente, bancarelle, mendicanti e artisti di strada) e sono giunta alla spettacolare Grand Place di lato.
- quindi dopo aver “circumnavigato” il quartiere europeo degli uffici e della commissione (che, come spesso accade, era “blindato” per un incontro dei capi di stato e ministri europei e si poteva attraversare solo se autorizzati e muniti di badge) sono giunta davanti al Parlamento Europeo attraversando il parco di Leopold;
- da lì ho poi attraversato Place des Palais, potendo ammirare la facciata esterna neoclassica del Palazzo Reale e l’antistante parco (in Belgio c'è una monarchia parlamentare retta dal Re Filippo) e quindi ho girato a sinistra dentro la Piazza Reale. A quel punto, passando sotto il museo degli strumenti musicali Old England (palazzo dalla facciata in stile Art Nuoveau che prima accoglieva dei lussuosi grandi magazzini), sono entrata nel parco Monts Des Arts fino a Place de l’Albertine;
- in ultimo ho proseguito per il labirinto di vicoli dell'Ilot Sacre, superando la caotica Square de la Putterie (piena di gente, bancarelle, mendicanti e artisti di strada) e sono giunta alla spettacolare Grand Place di lato.
La Grand Place è veramente una delle più belle piazze del
Mondo (insieme alla nostra Piazza Unità d’Italia a Trieste…): a pianta
rettangolare, dichiarata patrimonio dell’Unesco e racchiusa tra le imponenti
case delle corporazioni (dei vari mestieri del passato), la Maison du Roi (casa
del pane) e il bellissimo municipio (Hotel de Ville). Nel XVI secolo è stata
importante teatro cittadino per i roghi e le decapitazioni dell’Inquisizione,
ora è il centro nevralgico del turismo e della vita cittadina.
Dalla Grand Place ho proseguito fino a raggiungere la
piccola statua di bronzo (50 cm) del Manneken Pis, all'angolo tra rue de
l'Etuve e rue de Chene, che rappresenta un bambino riccioluto che
sfacciatamente fa la pipì (probabilmente nel tentativo di spegnere un incendio),
simbolo dell’indipendenza di spirito
degli abitanti di Bruxelles. La statua è
veramente piccolina, ma il volto del bimbo è davvero simpatico e tenero: quel giorno la statua non era “nuda” come al solito, ma il
bambino era vestito con una giacca blu piena di medaglie, come accade di solito
durante le festività (gli abiti che indossa si trovano esposti nella Maison du
Roi nella Grand Place).
Sulla via che porta alla fontana, è possibile ammirare sulla
facciata di una palazzina sulla destra della via, uno dei tanti bei murales che
si possono ammirare in centro, in questo caso vi sono raffigurati i personaggi
principali del famoso fumetto belga Tintin (Rue de l'Etuve).
Il giorno seguente, ho fatto l'abbonamento illimitato ai mezzi pubblici per 3 giorni a 18 euro e, per metà mattina, ho raggiunto il
Parlamento Europeo ed ho partecipato alla visita guidata gratuita. La visita è organizzata bene: giungendo per tempo, all’ingresso si viene registrati, quindi si sale nell’atrio con le bandiere di tutti
gli stati dell’Unione e si prendono le audioguide, a quel punto, dopo alcune foto
di rito davanti alle bandiere (come fanno i vari capi di stato) si seguono le
indicazioni dell’audioguida e si ammira prima la scultura ellittica da una delle balconate
di collegamento e quindi si raggiunge il grande emiciclo, dove ci si siede ad
ascoltare la spiegazione inerente i membri, le decisioni e le votazioni del
parlamento. Uscendo si può fare una sosta al Parlamentarium, sede di una mostra
permanente sull’Unione Europea. L’Europarlamento è l'assemblea legislativa dell'Unione europea eletta direttamente dai suoi cittadini. Le altre due sedi del Parlamento Europeo sono a Strasburgo (sessioni plenarie) e Lussemburgo (riunioni delle commissioni). Gli europarlamentari sono 751, i paesi membri sono 28.
Lasciata la zona UE mi sono recata a visitare un’altra delle
attrazioni principali della città fuori dal centro, periferia nord: l’Atomium
(linea 6 Heysel), monumento in acciaio, creato per l’esposizione universale del
1958, che rappresenta un cristallo di ferro e sorge all’ingresso del Parco Heysel. La realizzazione è affascinante e sufficientemente imponente e il gioco
di luci e di riflessi sulle varie sfere che rappresentano gli atomi è veramente
ispirante per cimentarsi in fotografie ad effetto.
Dopo una passeggiata lungo il viale del centenario,
adiacente al parco, ho raggiunto la fermata della metro Houba-Brugmann (sempre sulla linea 6) e da lì sono scesa alla fermata Elizabeth,
all’ingresso dell’omonimo parco Elizabeth che fa da cornice alla bella e maestosa Basilica del Sacro Cuore (struttura in terracotta
con cupola verde), edificata nel ‘900 su volere di Leopoldo II (per commemorare
l’indipendenza belga….che c’entra no saprei…) e poi Papa Pio XII l’ha
dichiarata basilica.
Nel pomeriggio, quindi, sono tornata nuovamente verso il
centro e sono andata alla ricerca della bimba Jeanneke Pis: statua in bronzo
posta dietro a un'inferriata rossa che rappresenta una bimbetta dai codini
riccioluti accovacciata nell'atto di fare anche lei la pipì (bisogna gettare
una monetina nella piccola fontana sottostante ed esprimere un desiderio). Si
trova sempre nell'Ilot Sacre, nei pressi della Grand Place, ma dalla parte
opposta rispetto al bimbo, nel vicolo cieco di impasse de la Fidelitè, di
fronte al pub Delirium, a due passi dalla fermata di De Brouckere nella zona
dei ristorantini di rue des Bouchers. Lì vicino ho potuto anche fotografare il murales sul Manneken Pis "spodestato" da un orso che fa la pipì (Rue de Flandre) e assaggiare un po' di cioccolato belga da Neuhaus nelle Gallerie Reali di Saint Hubert.
Per completare il trittico, poi, sono andata vicino alla
chiesa di St. Catherine (sul cui muro di facciata gli uomini erano soliti
urinare) e a rue des Chartreux , alla ricerca dello Zinneke Pis, il cagnolino
meticcio (zinneke = sangue misto) che fa la pipì con la zampetta alzata a
celebrare la multiculturalità di Bruxelles. Nel tragitto ho potuto ammirare un paio di murales nascosti nelle facciate dei palazzi dei vicoli dietro la Borsa: Broussaille, in Rue du Marchè au Charbon (che è divenuta simbolo dei locali gay del quartiere poiché raffigurava una giovane coppia a braccetto che, in origine, pareva dello stesso sesso ma che poi, nel 1991, fu resa meno ambigua) e Tibet & Duchateau in Rue du Bon Secours 9 (che ritrae due personaggi dei fumetti che entrano in una finestra).
Tutta la giornata di sabato e la domenica mattina le ho invece dedicate alla visita delle Fiandre.
Durante il weekend (dal venerdì sera a tutta la domenica). infatti, i biglietti del treno per la tratta A/R scelta costano la metà (si chiama Weekend Ticket). Quindi sono andata a vedere Bruges, Gand e Anversa con una spesa di pochi euro (15,20€ A/R Brussels/Bruges; 10€ A/R Brussels/Gand; 7,40€ A/R Gand/Bruges; 8,20€ A/R Brussels/Anversa; esistono anche biglietti scontati sotto i 26 anni, sotto i 12 anni e sopra i 65 anni e per i gruppi e le grandi famiglie)
La prima tappa del sabato mattina è stata Bruges (Brugge), distante un'ora e un quarto circa di treno dalla capitale , nel cuore delle Fiandre occidentali, di cultura fiamminga: il centro storico medievale è circondato da canali (viene definito la Venezia del Nord...): il cuore è la piazza del mercato (Markt) con il Belfort (la torre civica con il carillon di campane). Dalla stazione una piacevole passeggiata di circa 10 minuti conduce alle porte medievali: non vi sono più le vecchie mura e rimangono solo 4 delle 9 porte antiche, ma comunque tutto sembra fermo del tempo e da lì in poi si fa un tuffo nel passato, tra tetti merlati, guglie, canali, campanili, muri di pietra e case colorate. Molto belle sono la cattedrale gotica di san salvatore (in mattoni) e la chiesa di nostra signora (che ospita la madonna col bambino di Michelangelo). Da vedere anche il Burg e l'adiacente canale dell'asino cieco. Se avete voglia di fare un pò di strada in più e non cadere nel tranello dei locali per turisti, vi consiglio di bere una buona birra belga accompagnata da uno spuntino salato in zona più periferica, ma comunque adiacente al centro, presso il tipico Herberg Vlissinghe, pub più vecchio della città che serve birra dal 1515 (a nordest del Markt in Blekerstraat). La cittadina mi è piaciuta molto, anche se a volte si percepiva la sua "artificialità" di fondo e la mancanza di reale vissuto, ma, certamente una visita è obbligatoria ed appagante.
La seconda tappa del sabato pomeriggio è stata la visita della ben più grande cittadina di Gand (Gent), oggi centro vivo e multiculturale, pieno di giovani e vivace grazie alla sua università...ma caratterizzato da un mix perfetto tra presente e passato e impreziosito dallo splendido centro storico medievale che sorge alla confluenza di due fiumi. Molto belli sono la Cattedrale di San Bavone, il Municipio, il Beffroi (torre campanaria) e la Chiesa di San Nicola.
Bruges e Gand distano circa mezz'ora di treno tra loro, mentre Gand dista da Bruxelles di circa 1 ora di treno.
La terza tappa della domenica mattina, dopo un veloce giro sul presto presso il grande mercato vicino alla stazione centrale, è stata la visita di Anversa (Antwerpen), cuore delle Fiandre Orientali e raggiungibile in treno dalla capitale in poco più di un'ora.
Questa città mi ha sinceramente deluso: forse le aspettative, visto il giorno precedente, erano troppe; ma, a mio parere, non vale la pena di una visita, soprattutto se i tempi sono ristretti come lo erano nel mio caso. La cosa più bella è stata senza dubbio la splendida stazione centrale. Per il resto, a me è sembrata solo una città portuale dall'aspetto un po' "anonimo e freddino"... a parte qualche bel palazzo in stile rococò sulla via principale e il Grote Markt triangolare nella città vecchia con la bella Fontana barocca di Brabo che lancia la mano (le mani di anversa sono il simbolo della città e la leggenda vuole che il nome della città derivi dal soldato romano Silviu Brabo che, dopo aver ucciso il gigante Druon Antigoon che controllava un ansa del fiume Schelda imponendo pesanti dazi alle navi, gli tagliò la mano e la gettò nel fiume stesso). Ovviamente è la mia opinione personale ed è sicuramente opinabile!
Questa città mi ha sinceramente deluso: forse le aspettative, visto il giorno precedente, erano troppe; ma, a mio parere, non vale la pena di una visita, soprattutto se i tempi sono ristretti come lo erano nel mio caso. La cosa più bella è stata senza dubbio la splendida stazione centrale. Per il resto, a me è sembrata solo una città portuale dall'aspetto un po' "anonimo e freddino"... a parte qualche bel palazzo in stile rococò sulla via principale e il Grote Markt triangolare nella città vecchia con la bella Fontana barocca di Brabo che lancia la mano (le mani di anversa sono il simbolo della città e la leggenda vuole che il nome della città derivi dal soldato romano Silviu Brabo che, dopo aver ucciso il gigante Druon Antigoon che controllava un ansa del fiume Schelda imponendo pesanti dazi alle navi, gli tagliò la mano e la gettò nel fiume stesso). Ovviamente è la mia opinione personale ed è sicuramente opinabile!
Se proprio volete visitare le Fiandre Orientali, io vi consiglierei di scegliere la cittadina universitaria di Leuven (Lovanio), che io ho visitato tanti anni fa un pomeriggio di passaggio dall'aeroporto di Charleloi (poiché un'amica faceva un dottorato di ricerca lì) e mi è piaciuta veramente molto: dinamica e vivace per la presenza di tanti studenti, importante centro di produzione della birra con ottimi pub tipici e caratterizzata da un pittoresco centro storico con alcune chiese barocche e pozzi settecenteschi sopravvissuti alle due guerre mondiali.
Per il primo pomeriggio della domenica ero di nuovo tornata a Bruxelles e ne ho approfittato per fare una passeggiata a Marolles alla ricerca di alcuni dei tanti fumetti sui muri di Bruxelles e dei quali il quartiere è pieno: tra i vari Josephine Baker con il suo leopardo al guinzaglio (Rue des Capucins 9) e il poliziotto curioso (Rue Haute). Ho gustato un'ottima omelette accompagnata da buona birra presso il piccolo cafè Het Warmwater, colorato economico ed accogliente.
CONSIGLI PRATICI
Per visitare la città: Brussels Card
Per una pausa spuntino o aperitivo vi consiglio in zona
Grand Place il piccolo A La Becasse, in Rue de Tabora, (di lato alla piazza che
sorge sul retro del palazzo della Borsa): uno dei più vecchi locali del centro
di Bruxelles, piccolo e arredato in stile inizio secolo scorso, a cui si accede
tramite uno stretto e pittoresco ingresso in mezzo alle palazzine del centro,
famoso per l’ottima scelta di birre belga (tra le quali la tipica Lambic).
Per un pranzo veloce tipico e di sicuro sfizioso, vi
consiglio di assaggiare le ottime e ipercaloriche patatine fritte, croccanti
fuori e morbide dentro (patata Bintjes,
varietà farinosa, con doppia frittura
nel grasso di bovino o nell’olio) di Maison Antoine, storico chiosco al centro
della piazza Jorduan nel quartiere UE (vicino alla fermata della metro
Schuman). Il posto è talmente popolare che i locali che riempiono la piazza,
per evitare di perdere clientela, acconsentono che il turista prenda il cono di
patatine al chiosco e si sieda al loro tavolino al sole per consumare magari
solo una buona birra belga.
Per cena invece vi consiglio il 9 & Voisins o il Fin de Siecle, locali tipici e per nulla turistici, con ottimo rapporto qualità
prezzo e arredamento spartano in legno, sempre iperfrequentati dai belgi,
entrambi in Rue des Chartreux, a due passi
dalla Borsa. Spesso bisogna fare un po’ di fila fuori, ma ne vale la pena:
potrete apprezzare le specialità della cucina belga, come la Carbonade, lo
Chicon, lo Stoemp, lo Jambon e le birre trappiste (Chimay, Rochefort).
DA NON PERDERE:
- Mercato multietnico di Gare du Midi la domenica mattina (da Avenue Fosny a l'Esplanade d'Europe) specializzato in frutta verdura pesce e carne
- Da vedere anche il mercatino delle pulci del quartiere di Marolles che si svolge al mattino.
LINK e INFO utili
Durata totale del viaggio: 5 giorni; 4 notti
Costo totale del viaggio per 2 persone: 40 euro a persona volo A/R + 18 euro a persona 3 gg abbonamento mezzi pubblici + 40 euro circa a persona per i treni + 200 euro a persona per dormire per 4 notti + 200 euro circa per pasti vari (queste ultime due voci sono approssimative perché io sono stata ospite)
Lingue: francese, fiammingo, tedesco, inglese
- Da vedere anche il mercatino delle pulci del quartiere di Marolles che si svolge al mattino.
LINK e INFO utili
Durata totale del viaggio: 5 giorni; 4 notti
Costo totale del viaggio per 2 persone: 40 euro a persona volo A/R + 18 euro a persona 3 gg abbonamento mezzi pubblici + 40 euro circa a persona per i treni + 200 euro a persona per dormire per 4 notti + 200 euro circa per pasti vari (queste ultime due voci sono approssimative perché io sono stata ospite)
Lingue: francese, fiammingo, tedesco, inglese
Documenti Necessari: Carta d’identità valida per l'espatrio
Strutture sanitarie: le strutture medico-ospedaliere, pubbliche e private, sono buone. Non ci sono difficoltà per la reperibilità di farmaci.
Malattie presenti: nulla da segnalare.
Avvertenze: i cittadini italiani che si recano temporaneamente (per studio, turismo, affari o lavoro) nel Paese (Stato membro dell'Unione Europea) possono ricevere le cure mediche necessarie urgenti previste dall'assistenza sanitaria pubblica locale se dispongono della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), la cosiddetta Tessera Sanitaria.
Vaccinazioni obbligatorie: nessuna
Pronto Soccorso: digitare 100 – 112 (stesso numero per tutti i Paesi dell'U.E.)
Polizia: digitare 101
Malattie presenti: nulla da segnalare.
Avvertenze: i cittadini italiani che si recano temporaneamente (per studio, turismo, affari o lavoro) nel Paese (Stato membro dell'Unione Europea) possono ricevere le cure mediche necessarie urgenti previste dall'assistenza sanitaria pubblica locale se dispongono della Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), la cosiddetta Tessera Sanitaria.
Vaccinazioni obbligatorie: nessuna
Pronto Soccorso: digitare 100 – 112 (stesso numero per tutti i Paesi dell'U.E.)
Polizia: digitare 101
Guida veicoli: patente italiana valida, assicurazione italiana valida
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