Viaggio nell'isola dei profumi, dei colori e dei sapori...
...la "porta d'Africa"...
PICS
TIPS
Settembre 2011: sono pronta a farmi rapire dalla misteriosa isola delle spezie.
Questa meta rappresenta la parte finale del mio splendido e, tanto desiderato, viaggio (di nozze ;)...) in Africa.
Parto dall'aeroporto di Arusha alla volta dell'aeroporto internazionale di Zanzibar, isola principe (Unguja) di un arcipelago corallino dell' Oceano Indiano (le altre isole sono : Pemba,Tumbatu, Mnemba, Uzi, Mesali, Latham), facente parte della Repubblica della Tanzania e distante circa 40 km dall'Africa continentale e di cultura e religione prevalentemente musulmana.
Il nome Zanzibar deriva probabilmente da zandj barr (terra dei neri), nome con il quale i mercanti arabi indicavano tutta la costa orientale africana da loro conosciuta e visitata per i traffici commerciali.
La mia destinazione è la punta più a nord dell'isola, sulla costa nord ovest (quella che risente in maniera meno evidente delle maree e che mantiene perciò più spiaggia e riceve anche meno alghe quando cambia il livello del mare), nella baia di Nungwi, presso lo splendido resort della catena Diamonds "La Gemma dell'Est" (La Gemma dell'est Diamonds-resorts).
Giunta nella struttura, dopo circa 1 ora di auto in trasferimento privato sulle dissestate strade dell'isola, rimango ben presto affascinata ed estasiata dalla bellezza del resort e della sua posizione.
L'area è vasta e tutto è immerso e nascosto nella vegetazione lussureggiante tipica della zona tropicale: Plumeriae, Bouganvillae, Orchidee, Strelitziae, Spathodee...un arcobaleno di colori tra il verde delle piante.
Il mare è semplicemente da sogno: uno specchio placido e cristallino che si confonde con il cielo...
Il resort mi ha lasciato completamente soddisfatta e ancora non sono riuscita a trovare, nei miei viaggi successivi, un servizio eccellente ed efficente su 360° come ho potuto sperimentare e usufruire in quest'occasione...diciamo che i costi di soggiorno non proprio economici sono stati pienamente ripagati...soldi ben spesi al 100% :)
Vorrei descrivere solo brevemente i dettagli sul resort, poiché, come già sottolineato, tutto è stato perfetto: bungalow spazioso e immerso nella natura con riassetto serale della camera e classica creazione fauno-floristica 3D fatta con l'asciugamano e posta sul letto a baldacchino ogni giorno, cucina italiana sopraffina con primi al dente spadellati al momento e pesce di ottimo livello, quotidiani internazionali e vasta gamma di dolce e salato a colazione, musica africana dal vivo tutte le sere, locale in stile arabeggiante con narghilè e cuscinoni e ristorante a la carte sulle palafitte nel mare, pizzeria in area piscina, teli mare ogni giorno puliti, spiaggia splendida e cangiante nei colori e nelle forme a seconda della marea, insomma....un vero e proprio paradiso!
Per questi motivi, i periodi di permanenza all'interno della struttura sono stati tipicamente caratterizzati dal dolce far niente: tra un libro, un po' di musica dall'I-pod, qualche foto, un cocktail a bordo piscina, un riposino sul lettino, una pausa "tintarella" e vari ed eventuali "bagni rigeneratori" nell'oceano indiano...il tempo è scivolato via, lento, nel relax, a ritmo delle maree e delle passeggiate sul bagnasciuga alla ricerca di ricordi da portare a casa.... (unica nota di disturbo nel meraviglioso contesto...i Beach Boys, ragazzi del posto che avvicinano i turisti per proporre escursioni o altro e ottengono quasi sempre una risposta positiva cogliendo i malcapitati per sfiancamento....le loro tariffe sono ottime, ma state attenti a chi scegliete, perché a qualcuno è capitato di pagare e aver ricevuto una bella "buca" indietro)
Senza dubbio, la parte più interessante della settimana trascorsa a Zanzibar, è stata certamente quella fornita dalle escursioni.
Ho visitato quattro diverse aree dell'isola, cercando di cogliere così appieno le sue caratteristiche.
- Per prima cosa mi sono recata a StoneTown (città natale del grande Freddie Mercury visitata solo di passaggio) e con il tipico barchino locale a motore ho raggiunto Prison Island.
Questa piccola isola (Changuu) situata di fronte alla capitale, a largo della costa ovest, ospita le tartarughe di terra giganti. La storia narra che prima fu prigione (da qui il nome), quindi zona di quarantena per la febbre gialla e infine ospedale. Le tartarughe sembrerebbero essere giunte sull'isoletta come dono da parte del governatore britannico delle Seychelles. Questi simpatici animali si muovono liberi nel parco con il loro tipico incedere lento, accompagnate da alcuni pavoni che gironzolano lì intorno. Alcune di loro sono molto vecchie (la loro età è scritta sulla corazza) e sono felici di farsi accarezzare e di mangiare i ramoscelli che gli forniscono gli operatori del parco o i turisti.
Nel complesso, un'escursione senza troppo fascino, a mio parere...ma comunque da poter fare almeno per ammirare le tartarughe, uno scorcio della capitale e il mare.
- La seconda uscita dal resort mi ha portato invece nella baia di Kizimkazi, sulla costa sudorientale dell'isola.
Qui, sempre grazie ad un altro tipico barchino a motore, ho "incontrato" i branchi di delfini.
Devo ammettere che questa escursione mi ha lasciata sconcertata: pensavo, come mi era stato proposto, di fare un "bagno con i delfini", e quindi, nella mia testa, avevo immaginato una barca ferma nel silenzio del mare aperto con noi turisti muniti di pinne, maschera e boccaglio, a mollo, a nuotare tra delfini abituati alla presenza umana....insomma, un contatto non troppo invasivo con la natura, ma affascinante e rispettoso. Nella realtà, invece, è stato un vero e proprio brutale inseguimento di questi poveri delfini che fuggivano impauriti e anche intossicati dall'acre odore del gasolio delle barche, che erano quasi una decina e facevano a gara a chi rincorreva meglio il branco...giunti in prossimità dei mammiferi alcuni turisti si tuffavano in fretta e furia per toccarli, ma ovviamente invano, perché questi erano già scappati più avanti...
In buona sostanza, non so quanto il WWF sarebbe contento di queste pratiche...insomma, non fate questa escursione per rispetto del mare e di questi splendidi e intelligentissimi mammiferi...se mi avessero detto, sarei stata in spiaggia un pomeriggio in più.
- Come terza escursione, mi sono recata a fare snorkeling nella meravigliosa barriera corallina intorno all'isola di Mnemba (Mnemba Island), atollo privato e, quindi, non visitabile, di 4 km quadrati di fronte alla costa est della Tanzania.
La bassa marea faceva affiorare tralci di sabbia di un bianco accecante, fine come borotalco, dal caldo mare tropicale. E' stata un'esperienza quasi idilliaca: la barriera corallina iridescente e rigogliosa e la possibilità di crogiolarsi al sole a contatto con la sabbia bollente, godendo del dolce refrigerio delle calme onde sulla pelle...non sarei andata più via, sognavo di fermarmi in quell'Eden (come nel film "Laguna Blu")...per sempre...; peccato che l'alzarsi della marea e la scomparsa del mio bagnasciuga mi ha riportato alla realtà.
Vale proprio la pena di fare questa esperienza, pertanto ve la consiglio certamente!
- L'ultima, ma di certo, non meno affascinante uscita, è stata quella per il Tour delle Spezie
Nel complesso, un'escursione senza troppo fascino, a mio parere...ma comunque da poter fare almeno per ammirare le tartarughe, uno scorcio della capitale e il mare.
- La seconda uscita dal resort mi ha portato invece nella baia di Kizimkazi, sulla costa sudorientale dell'isola.
Qui, sempre grazie ad un altro tipico barchino a motore, ho "incontrato" i branchi di delfini.
Devo ammettere che questa escursione mi ha lasciata sconcertata: pensavo, come mi era stato proposto, di fare un "bagno con i delfini", e quindi, nella mia testa, avevo immaginato una barca ferma nel silenzio del mare aperto con noi turisti muniti di pinne, maschera e boccaglio, a mollo, a nuotare tra delfini abituati alla presenza umana....insomma, un contatto non troppo invasivo con la natura, ma affascinante e rispettoso. Nella realtà, invece, è stato un vero e proprio brutale inseguimento di questi poveri delfini che fuggivano impauriti e anche intossicati dall'acre odore del gasolio delle barche, che erano quasi una decina e facevano a gara a chi rincorreva meglio il branco...giunti in prossimità dei mammiferi alcuni turisti si tuffavano in fretta e furia per toccarli, ma ovviamente invano, perché questi erano già scappati più avanti...
In buona sostanza, non so quanto il WWF sarebbe contento di queste pratiche...insomma, non fate questa escursione per rispetto del mare e di questi splendidi e intelligentissimi mammiferi...se mi avessero detto, sarei stata in spiaggia un pomeriggio in più.
- Come terza escursione, mi sono recata a fare snorkeling nella meravigliosa barriera corallina intorno all'isola di Mnemba (Mnemba Island), atollo privato e, quindi, non visitabile, di 4 km quadrati di fronte alla costa est della Tanzania.
La bassa marea faceva affiorare tralci di sabbia di un bianco accecante, fine come borotalco, dal caldo mare tropicale. E' stata un'esperienza quasi idilliaca: la barriera corallina iridescente e rigogliosa e la possibilità di crogiolarsi al sole a contatto con la sabbia bollente, godendo del dolce refrigerio delle calme onde sulla pelle...non sarei andata più via, sognavo di fermarmi in quell'Eden (come nel film "Laguna Blu")...per sempre...; peccato che l'alzarsi della marea e la scomparsa del mio bagnasciuga mi ha riportato alla realtà.
Vale proprio la pena di fare questa esperienza, pertanto ve la consiglio certamente!
- L'ultima, ma di certo, non meno affascinante uscita, è stata quella per il Tour delle Spezie
sulle tracce delle piantagioni di spezie ed erbe aromatiche: dalla cannella al chiodo di garofano, dalla curcuma al pepe, dalla vaniglia allo zafferano e allo zenzero andando poi a conoscere da vicino piante come il cocco, il baobab, l'albero del pane, l'henné o la pianta del caffè. Una passeggiata interessante ricca di scoperte...sapete per caso come cresce l'ananas? o il cacao? avete mai bevuto latte di cocco appena spaccato? sapete quanti strani e ottimi frutti tropicali si possono mangiare? Io no; perciò mi sono sentita come una bambina piccola al luna park...ero sempre con la testa all'insù a guardare le palme da cocco o con il naso tra le foglie a riconoscere le spezie inebriata del loro profumo...mi sono truccata con i colori ricavati dalle piante e ho indossato cappellini e collane fatti con le foglie della palma...un divertimento!
Perciò, in conclusione, anche questa è un'esperienza da provare sicuramente! ;)
Insomma: la settimana trascorsa sull'isola di Zanzibar è stata senza dubbio positiva e serbo ancora nel cuore il ricordo di quei momenti e di quegli scorci.
Il vantaggio di recarsi a Zanzibar sta nel fatto che le ore di volo non sono proibitive come per le Maldive, che il fuso orario è come quello italiano e che i prezzi sono più contenuti delle Seycelles o delle Mauritius..ma di certo la bellezza del mare e del paesaggio circostante non ha nulla da invidiare alle altre isole o atolli dell'oceano indiano...
Peccato per il tempo che è stato poco clemente...nonostante non fossimo nella stagione delle piogge, un giorno intero è stato infatti caratterizzato dalle tipiche piogge tropicali intermittenti e anche durante gli altri giorni almeno uno "sgrullone" veniva giù dal cielo...ma mi hanno spiegato che il clima tropicale è così....caratterizzato da cambiamenti repentini che alternano sole cocente a acquazzoni torrenziali...ma...
anche questo è il fascino di ZANZIBAR....
LINK e INFO UTILIPerciò, in conclusione, anche questa è un'esperienza da provare sicuramente! ;)
Insomma: la settimana trascorsa sull'isola di Zanzibar è stata senza dubbio positiva e serbo ancora nel cuore il ricordo di quei momenti e di quegli scorci.
Il vantaggio di recarsi a Zanzibar sta nel fatto che le ore di volo non sono proibitive come per le Maldive, che il fuso orario è come quello italiano e che i prezzi sono più contenuti delle Seycelles o delle Mauritius..ma di certo la bellezza del mare e del paesaggio circostante non ha nulla da invidiare alle altre isole o atolli dell'oceano indiano...
Peccato per il tempo che è stato poco clemente...nonostante non fossimo nella stagione delle piogge, un giorno intero è stato infatti caratterizzato dalle tipiche piogge tropicali intermittenti e anche durante gli altri giorni almeno uno "sgrullone" veniva giù dal cielo...ma mi hanno spiegato che il clima tropicale è così....caratterizzato da cambiamenti repentini che alternano sole cocente a acquazzoni torrenziali...ma...
anche questo è il fascino di ZANZIBAR....
Durata totale del viaggio: 15 giorni (7 gg safari + 7gg estensione mare)
Costo totale del viaggio per 2 persone: 9500 euro (Tanzania 7gg safari "I parchi del Nord" in lodge 4 stelle in FB con bevande + Zanzibar mare 7gg in ALL inclusive + 4 escursioni a Zanzibar) + volo intercontinentale A/R Ethiopian Airlines con scalo ad Addis Abeba + volo interno Arusha Zanzibar
Vaccinazioni richieste: febbre gialla, tifo, epatite A ed E, tetano, profilassi antimalarica
zanzibar-all-inclusive-holidays KUONI
Tour Operators
Lonely Planet
Sette-cose-da-non-perdere-a-Zanzibar
Unesco
zanzibar.net
viaggiare sicuri
Potete leggere qui la mia opinione sul soggiorno:
http://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g616016-d602028-r153675372-Diamonds_La_Gemma_dell_Est-Nungwi_Zanzibar_Zanzibar_Archipelago.html
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