Alla scoperta della più grande isola dei Caraibi...con la sua Magia ferma nel tempo... forse, ancora per poco.
Atmosfera cristallizzata nel passato, carica dei volti e delle speranze di un popolo che è ancora racchiuso nella realtà relativa, sospesa tra embargo e regime, tra i colori e i suoni della sua terra e delle sue acque.
PICS
TIPS
Febbraio 2016. Cuba mi attende.
10 giorni dedicati alla visita della metà occidentale della grande isola caraibica.
Questa volta ho scelto di viaggiare con Avventure nel Mondo (Cuba Express), in compagnia di tanti altri sconosciuti con la mia stessa passione per il viaggio.
Partenza da Milano Malpensa con la compagnia Air Europa e destinazione Avana con scalo a Madrid.
GIORNO 1
Partiti in tarda mattinata dall'Italia, dopo quasi 12 ore di volo (6 ore di fuso), giungiamo, prima di cena, in terra cubana.
Compilata la Tarjeta de Turismo (che sostituisce il visto), dopo una lenta fila per i controlli (i cubani tendono a prendersela mooooolto comoda nel lavoro...) ci ritroviamo nell'afa serale all'esterno dello scalo aeroportuale davanti all'ufficio di cambio per ottenere Pesos Convertibili (CUC) al posto dei nostri euro.
NB: a Cuba ci sono due tipi di valute: il Pesos Cubano, che è utilizzato solo dai "locals" (1 CUC=24 pesos) e il Pesos Convertibile (CUC) che è la moneta ufficiale utilizzata dai turisti (1 CUC = 1 Dollaro; 1 Euro = 1.06 CUC).
Cambiati circa 250 euro per le spese non comprese già nel viaggio (escursioni pasti e acquisti personali), conosciamo la nostra guida e l'autista del bus che ci accompagneranno nell'arco della vacanza. La prima notte la trascorriamo nella zona semicentrale di Avana, nella prima delle tante Casas Particulares (i bed and breakfast cubani a gestione familiare) che abbiamo scelto per il soggiorno (sinceramente come prima notte la sistemazione non è stata un granché: sicuramente tipica e con una padrona disponibile e dalla chiacchiera facile, ma svantaggiata dalle tante scale e pulita appena il necessario con una colazione a dir poco minima).
GIORNO 2
La mattina seguente, dopo una magra colazione, partiamo con il bus alla volta della regione di Pinar del Rio, prima tappa del nostro tour.
Lungo il tragitto abbiamo fatto una sosta al Belvedere sulla Valle di Vinales: da qui mentre si beve una fresca e buona Pina Colada, si può ammirare il panorama verdeggiante con le famose "mogotes", le colline calcaree create dall'erosione e dal crollo delle grotte, che si stagliano nel paesaggio lussureggiante.
Nel primo pomeriggio, oramai giunti a Vinales, punto di appoggio per due notti nella regione, per 5 CUC all'ora abbiamo fatto un'escursione a cavallo tra le piantagioni di tabacco e abbiamo visitato una FINCA cubana, una fattoria dove abbiamo visto come si essiccano e lavorano le foglie di tabacco e come si fabbricano autentici sigari fatti a mano.
La serata è terminata in piazza a Vinales dove si può ballare salsa fino a tarda notte! (ingresso 1-2 CUC a seconda della serata).
Il bello dei locali cubani dove si balla salsa è che sono all'aperto, l'ingresso è economicissimo (e i "locals" pagano ancora meno), c'è sempre musica fino a tardi, c'è sempre chi ti inviata a ballare e sono luoghi dove si incontrano tante generazioni diverse, dai bambini agli anziani, passando attraverso i giovani e gli adulti che ballano tra loro con instancabile passione ed allegria.
GIORNO 3
La mattina siamo tornati nella Valle di Vinales per ammirare il Murales della Preistoria: l'ingresso costerebbe 3 CUC, ma c'è una "via secondaria" tra i campi e le fincas che conduce al piccolo ingresso laterale gratuito.
Quindi abbiamo concluso la mattinata con la visita della Cueva de Santo Tomas (10 CUC), grande grotta che si raggiunge grazie ad un breve sentiero in salita e si visita muniti di casco e luce frontale in un saliscendi tra i diversi piani che la compongono.
Nel pomeriggio abbiamo quindi raggiunto Cayo Jutias, splendida e lunga spiaggia di fine sabbia bianca, con ingresso gratuito, mare cristallino e possibilità di fare lunghe passeggiate sul bagnasciuga e tra le mangrovie che, in alcuni punti, raggiungono la riva e l'acqua.
(NB: tra le mangrovie alcuni del posto cucinano clandestinamente dell'ottima ed economica aragosta alla brace!)
A Vinales, consiglio di cenare presso la trattoria "El Campesino": locale fuori dal centro, raggiungibile a piedi in una decina di minuti lungo la strada che esce dal paese, che propone cucina tipica di carne e pesce di buon livello e con buon rapporto qualità prezzo.
GIORNO 4
Lasciamo Vinales alla volta delle meraviglie della costa sud dell'isola. La prima tappa è stata la visita del vecchio zuccherificio Australia con i resti della stazione merci con le sue locomotive. Quindi abbiamo raggiunto il Museo Giron (3 CUC), non troppo entusiasmante in verità, ma che racchiude alcune testimonianze della fallita invasione del 1961 della Baia "dei Porci" da parte degli americani e degli esuli e mercenari cubani partiti dal Nicaragua e dal Guatemala.
Il pomeriggio l'abbiamo trascorso a Playa de Giron e abbiamo terminato la serata con un'ottima cena di pesce ed infine salsa fino a notte fonda nelle casas particulares (Hostal Vicenta Casa #1235).
GIORNO 5
Prima parte della giornata trascorsa nella splendida Caleta Buena (ingresso 15 CUC all inclusive) caratterizzata da piatte scogliere e acque calme e turchesi. Con l'ingresso erano compresi l'utilizzo dei bagni e delle docce (poca acqua e bagni piccoli ed essenziali), il lettino, il posto all'ombra sotto le coperture in paglia, i cocktail a base di rum, analcolici e le birre a volontà, il pranzo a buffet.
Dopo pranzo abbiamo proseguito lungo la costa sud dell'isola e abbiamo fatto una sosta presso la pittoresca cittadina di Cinfuengos. C'è una bella e tipica piazza a pianta rettangolare con chiostro centrale e una via che porta al molo sul mare piena di negozi di pittori e ricamatrici e bancarelle di souvenir vari.
NB: fate attenzione perché circolano 10 e 20 CUC falsi, di solito hanno una filigrana ed un'illustrazione e consistenza diverse da quelle originali (io mi sono vista rifilare a mia insaputa una banconota falsa da 10 CUC, fortunatamente sono riuscita a pagare nella prima bancarella dove la venditrice non ha riconosciuto il falso...quindi state all'erta!).
Nel lasciare la cittadina, abbiamo percorso il bellissimo e kilometrico lungomare che costeggia le belle spiagge, con grossi marciapiedi per andare in bici a piedi o sui pattini e i tanti ristorantini. Subito fuori dal centro abitato, alla fine del lungomare (dal quale si gode la vista di splendidi tramonti), bella zona de "La Punta", abbiamo visitato Palacio de Valle (ingresso gratuito): dallo stile ricercato e barocco, perfettamente conservato, con una bella terrazza sul tetto con musica e locale aperitivi che si affaccia sulla meravigliosa baia.
In serata siamo arrivati a Trinidad, dove ci saremmo fermati due notti.
La cena è stata ottima e abbondante a base di aragosta, riso, verdure, banane fritte... e chi più ne ha più ne metta! Abbiamo mangiato nella trattoria familiare di Rosita la "peluquera"- perche fa la parrucchiera - di fronte alla casa particular dove soggiornavamo (Hostal Rosita La Peluquera rosa460728@nauta.cu). Dopo cena ci siamo concessi un ottimo mojito nella piazza di fronte alla Escalera e quindi abbiamo ammirato le coppie che ballavano salsa nella stretta pista da ballo ricavata nella scalinata tra i tavolini.
GIORNO 6
La prima metà della giornata l'abbiamo trascorsa a Playa Ancon, lunga lingua sabbiosa che permette di fare lunghe passeggiate....con bellissimo mare, palme, stabilimenti e chioschi sulla spiaggia.
Tutto il pomeriggio e la serata, invece, li abbiamo dedicata alla visita di Trinidad. Splendida città arroccata su una collina, il cui centro è costituito dalla piazza con la scalinata adiacente la piazza con la cattedrale e tutto intorno un dedalo di viuzze che si aprono a raggiera in maniera centrifuga, costeggiate da piccole casette basse e colorate. Le strade in parte dissestate sono vissute fino a dopo il tramonto, piene di carretti e cavalli, auto anni 50, tanta tanta gente seduta fuori dal portone di casa, bambini che ti rincorrono chiedendoti caramelle, signore che ti fermano in cerca di maglie o saponi per la famiglia. La parte alta della città è quella più povera, con le abitazioni degli abitanti del posto, la parte centrale intorno alla piazza è quella turistica con le vie piene di bancarelle di souvenir.
Abbiamo visitato anche una vera Santeria, con le signorone che praticano l'arte magico-religiosa sedute a fumare e mangiare nel patio interno al locale "sacro". Nel pomeriggio è stata d'obbligo una tappa nel locale Canchanchara per assaggiare il famoso e omonimo cocktail a base di acqua ghiaccio miele limone e aguardiente (acquavite) servita nella tipica ciotola di terracotta.
La cena l'abbiamo fatta sempre in centro, presso il locale Camerones (cibo buono con scelta varia, ma servizio estremamente lento, impreciso e scortese a mio giudizio)
Trinidad comunque è veramente splendida, sospesa tra i suoi colori, i sorrisi della sua gente, la musica nelle strade, i suoi tramonti, la sua irriverenza....veramente affascinante, merita di sicuro una tappa di un paio di notti!
GIORNO 7
A questo punto abbiamo lasciato la costa meridionale dirigendoci verso Nord. Lungo il tragitto per 4 CUC abbiamo visitato una Fabbrica di Sigari e quindi il museo/mausoleo del Che (gratuito) nella regione di Santa Clara. Poi le ore a cavallo del pranzo le abbiamo trascorse a Santa Clara, la città del Che, piena di giovani che vanno a scuola, traffico di auto e moto, gente per le strade. In città abbiamo assaggiato le famose e tipiche pizzette (1 CUC, ma in pesos locali vengono meno, perciò non vi fate fregare come me....contrattate il prezzo giusto!) e poi abbiamo visitato sempre per 1 CUC il teatro cittadino "La Caridad", in stile italiano, che ricorda molto nella struttura il teatro La Fenice di Venezia.
Ripreso il viaggio un'ulteriore tappa è stata quella per visitare la Manaca Iznaga, alta torre bianca (1 CUC) adiacente allo zuccherificio. Infine, finalmente, siamo giunti a Remedios, paesotto piccolo ma pieno di musica e di gioia dove abbiamo soggiornato in un'altra casa particular (Hostal "EL Bancon" dayanrodriguez86@nauta.cu)
GIORNO 8
La prima parte della giornata l'abbiamo trascorsa al mare. Abbiamo raggiunto con il nostro bus Cayo Santa Maria, più precisamente la bellissima Playa Las Gaviotas (parco naturale, 4 CUC per l'ingresso): paradiso naturale con sentiero sterrato in piano tra flora tropicale e mangrovie, specchi d'acqua lagunari e passerelle, che in venti minuti di cammino ci conduce alla lunga e ampia spiaggia di sabbia bianca
e mare tropicale cristallino regno dei kyte surfers.
Nel pomeriggio, lungo la strada di rientro, abbiamo visitato il piccolo paese di Caibarién e quindi abbiamo fatto un'ora di lezione di salsa (5 CUC) a Remedios in attesa della cena. La nottata l'abbiamo terminata in un teatro all'aperto in centro paese con la serata Afro Cubana (1 CUC) e tanto raeggeton.
GIORNO 9
Giornata di trasferimento verso L'Avana. Abbiamo visitato il MuseoHemingway (Finca La Vigia 5 CUC). La casa è bellissima, grande, in stile coloniale, costituita da un edificio centrale a pianta rettangolare tutto su un piano e adiacente torretta + una piccola casetta adiacente alla piscina + patio + veranda coperta per la barca. Tutto è conservato perfettamente: libri, quadri, telescopi, divise militari, teste imbalsamate di grossi mammiferi africani, poltrone, macchina da scrivere, etc, etc...
Raggiunta la capitale, abbiamo visitato prima la zona periferica in posizione rilevata dove sorgono la Fortaleza de San Carlos de la Cabana e il Castillo de los Tres Reyes del Morro, godendo dello splendido panorama sulla Bahia de la Habana e ammirando la città vecchia da lontano.Poi abbiamo dedicato il pomeriggio ad un primo giro a piedi della bellissima capitale: il lungo viale alberato pedonale del Paseo de Marti che conduce al Campidoglio, un daiquiri al noto "Floridita" e l'ingresso nel dedalo di stradine e turisti della città vecchia con la lunghissima e caotica Calle de Obispo, piena di locali di musica e souvenir, a fare da crocevia e a condurci alla PlazadeArmas, dove è inevitabile non fermarsi a vedere le tante bancarelle di quadri libri e dischi della tradizione cubana (io ho acquistato la prima edizione dei Diari della Bolivia del Che). Quindi costeggiando il Castillo de la Real Fuerza, abbiamo raggiunto la Catedral de la Virgen Maria de la Concepcion Inmaculada e infine, superata la piazza, prima di cena, abbiamo bevuto un mojito (sinceramente un po' troppo annacquato) fuori dalla famosa e caotica "Bodeguita del Medio".
Per cena abbiamo scelto il ristorante MamaInes (Calle de la Obrapia n.60 La Habana Vieja) dove ho mangiato un'ottima e tipica "roba vieja". Quindi, per coronare la bella esperienza di viaggio, ci siamo concessi una birra di gruppo a Plaza Vieja.
GIORNO 10
Ultimo giorno in terra cubana: raggiunta di nuovo Habana Vieja e Plaza de Armas abbiamo prima fatto una passeggiata lungo il Malecon, il famoso lungomare della capitale. Poi siamo andati a vedere il bar Dos Hermanos eil museo del ron Havana Club e da lì, passando davanti alla cattedrale ortodossa, abbiamo raggiunto Plaza San Francisco che si affaccia sulla zona portuale del Terminal Sierra Maestra e infine, tramite calle dos oficios (dove sorge la moschea), siamo tornati sui nostri passi e abbiamo pranzato ammirando il panorama aereo della città dalla terrazza dell'hotel AmbosMundos (dove amava soggiornare Hemingway...la sua camera è visitabile a pagamento).
A questo punto, dopo pranzo, siamo tornati a prendere tutti i bagagli lasciati nella casa particular e abbiamo raggiunto l'aeroporto per il rientro in Italia.
Questo viaggio è stato sicuramente caratterizzato da ritmi intensi, ma ho potuto sfogare tutta la mia voglia di ballare e vedere e, inoltre, ho potuto apprezzare un'isola dai tratti non scontati ed indimenticabili che portero nel cuore. Ho infine conosciuto compagni di viaggio piacevoli ed interessanti con cui, da subito, l'empatia si é instaurata senza problemi.
Andateci prima che la globalizzazione di noi occidentali la invada e distrugga la sua affascinante e autentica atmosfera!
LINK e INFO utili
Durata totale del viaggio: 10 giorni; 9 notti
Costo totale del viaggio per 1 persona: circa 2000 euro tutto compreso (2 voli A/R per 1 persona + bus e guida per tutto il viaggio + pernotti in casas particulares + pasti + escursioni varie)
Lingue: spagnolo
Documenti Necessari: Passaporto con validità di almeno sei mesi + targhetta del turismo da fare all'arrivo
Strutture sanitarie: le strutture medico-ospedaliere, pubbliche e private, sono buone. Non ci sono difficoltà per la reperibilità di farmaci.
Malattie presenti: nulla da segnalare. Nessuna vaccinazione obbligatoria.
Avvertenze: I cittadini italiani che si recano temporaneamente (per studio, turismo, affari o lavoro) a Cuba devono stipulare un'assicurazione sanitaria obbligatoria (la chiedono all'ingresso nel paese) che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese
Guida veicoli: patente italiana valida, assicurazione italiana valida
Valuta: CUC o Peso Convertibile 1 CUC = 1 Dollaro americano 1 Euro = 1.06 CUC
Moneta locale Peso Cubano (solo per i cubani) 1 CUC = 24 Pesos
Orario: 6 ore indietro rispetto all'Italia
Casas Particulares: 25-35 CUC a notte a persona compresa la prima colazione
Cocktails vari da 2,5 a 3,5 CUC
Acqua 1/2lt 1 CUC
Birra 33cl 1.5-2 CUC
Menu carne pollo-maiale 10-15 CUC
Menu pesce gamberi-pescato-aragosta 15-18 CUC
Menu vegetariano 8-10 CUC
Viaggiare Sicuri Cuba
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