Un saliscendi di luci e colori tra mirador baciati dal sole e tram gialli che sfrecciano veloci nei vicoli impervi e stretti della città vecchia...
PICS
TIPS
Lisbona mi ha accolto nel tardo pomeriggio di un giovedì di fine luglio, nell'ultima tappa del mio tour del Portogallo. A disposizione per la visita della città ho avuto solamente un giorno e mezzo.
Di rientro dalla cittadina di Sintra, prima di riconsegnare l'auto a noleggio vicino all'aeroporto e prendere la metro per l'hotel, ho fatto una breve sosta, solo per due foto, nel quartiere dell'Almada per ammirare il Santuario de Cristo Rei con la statua del Cristo Re a braccia spalancate che rievoca quella ben più famosa e maestosa del Cristo Redentore di Rio de Janeiro.
Presa, quindi, la deliziosa camera nell'hotel Lisbon Style (100 mt dalla fermata della metro Anjos) ho subito cercato un posto in zona per cenare. Il ragazzo della reception mi ha consigliato una trattoria tipica, non turistica e spartana, nel quartiere, il Ristorante Os Amigos, dove ho mangiato un ottimo baccalà "assado" (al forno) con patate ad un prezzo veramente onesto.
La mattina seguente da Anjos, tramite la linea verde della metro, mi sono diretta subito verso il centro città e sono scesa alla fermata Baixa Chiado.
NB: la metro di Lisbona è molto comoda per i trasferimenti aeroporto-città e per raggiungere il centro città, ma non per visitare ovviamente il centro storico (Bairro Alto, Castello, vari Mirador) né il quartiere di Belem o l'Almada. Per visitare queste zone nevralgiche bisogna utilizzare tram e bus.
La prima cosa che ho fatto, appena salita dalla fermata della metro in piazza Luis De Camoes, è stato bere un ottimo espresso nel caffè storico e più famoso della città, La Brasileira, amato anche dallo scrittore Pessoa (infatti all'esterno del caffè c'è una statua che lo raffigura, caffè al banco 80 centesimi). Dalla piazza, quindi, mi sono addentrata nelle ripide e strette viuzze del camaleontico e multietnico Bairro Alto. Muri e facciate di palazzi ricoperti di colorati Azulejos e graffiti; artisti di strada; musica e gente nei vicoli dal tramonto all'alba, e di giorno pulmini delle pulizie e camioncini delle consegne che sfrecciano veloci tra gli stretti incroci...
Da lì sono risalita fino a sbucare davanti alla Igreja de Sao Roque e tramite Rua da Misericordia (con graziosi negozi di souvenir e un piccolo negozio che fa cioccolatini squisiti) sono riscesa verso la Placa Luis de Camoes. Qui ho preso il tram 28 e sono risalita fin davanti al Parlamento, da dove, a piedi, attraverso una prima scalinata fino a Rua della Paz e poi ad altre viuzze ho risalito Rua de o Seculo e ho raggiunto Rua Sao Pedro de Alcantara con il suo Mirador de Santa Justa dal quale si gode una vista panoramica molto bella da parte a parte della zona est della città, castello compreso.
Per pranzo ho provato una delle tipiche "tascas" portoghesi e ho mangiato al Ristorante Tascardoso: il piccolo localino al piano superiore con ingresso su Rua de Sao Pedro de Alcantara è l'area della "tasca" vera e propria con tavolini di legno e tovagliette di carta con scelta limitata di alcuni piatti tipici locali a prezzi bassissimi; l'ingresso dal piano più basso in Rua de O Seculo è invece quella del vero e proprio ristorante, che propone più scelta di menù e piatti a prezzi praticamente raddoppiati con tavoli con tovaglie in stoffa. Sono stata fortunata perché ho scoperto che il ristorante non propone tutti i giorni l'opzione della "tasca" (infatti il giorno successivo non mi è stato possibile ripetere la scelta). Una porzione di ottime Sardinhas assadas e una di Porco a la Alentejiana con vino della casa a circa 8 euro! Imbattibile!
Con le gambe riposate e lo stomaco pieno, sono quindi scesa dal Mirador verso la piazza Restauradores e quindi verso Rossio (nel tragitto, in pieno giorno e in piena piazza, per ben due volte mi hanno avvicinato alcuni soggetti chiedendomi in inglese se volevo "roba buona a buon prezzo"...bene direi! Senza parole....spero che almeno fossero dei poliziotti in borghese che tentavano di "beccare" chi acquista o vende queste sostanze!)
Giunta sotto all'Elevador de Santa Justa ho percorso tutta la Rua Augusta, finalmente pedonale, piena di ristorantini gente e negozi e sono arrivata nei pressi dell'Arco dove non ho potuto fare a meno di fotografare la parete del MUDE, il museo del design e della moda, ricoperta di colorate tavole da surf.
Con il famoso tram 28 sono risalita fino al capolinea vicino al Mirador da Senhora do Monte da cui ho potuto apprezzare una splendida vista panoramica della zona ovest della città, con il castello di Sao George sulla sinistra, la chiesa/convento do Carmo e il Mirador de Santa Justa proprio di fronte, il Tago e il santuario di Cristo Rei sullo sfondo. A piedi ho raggiunto poi il Castello di Sao Jorge e da lì sono poi riscesa fino al Miradouro Santa Luzia che offre la vista sul lato sudest della capitale e delle rive del fiume. Questa zona è una delle più turistiche e battute: decine di Apecar sfrecciano veloci in salita e in discesa, tram gialli e anche quelli privati rossi, auto e pedoni....un vero caos!
Dal belvedere, pieno di artisti di strada (pittori, caricaturisti, cantanti solisti o piccole band), sono scesa a piedi fino alla Cattedral de la Sé, la cattedrale di Lisbona, e quindi sono tornata alla Praca do Comercio.
Essendo oramai tardo pomeriggio, ho deciso di andare a cena nel quartiere di Belem, così da avere una veloce visione anche di questa parte della città più lontana dal centro.
Ho dovuto però attendere il tram per mezz'ora, perché il traffico era bloccato e anche i tram, nonostante le rotaie, non avendo corsie preferenziali, rimanevano intrappolati tra le auto.
Finalmente il tram n° 15 è giunto, e in mezz'ora circa, ormai al tramonto, ho raggiunto la bellissima Torre de Belem che "svetta" nel Tago ed ho avuto giusto il tempo di fare qualche foto anche al Monumento alle Scoperte con la caravella e Enrico il Navigatore e al Monastero dos Jerónimos con i sui giardini.
Ho cenato al "Pão Pão Queijo Queijo", su Rua Belem, con vasta scelta di panini, baguettes, pitas, hamburger, insalate a prezzi da fast food.
Il giorno seguente, avendo a disposizione solo poche ore prima del volo di ritorno in Italia, ho preferito sfruttare l'abbonamento due giorni della Lisboa Card che avevo scelto, per farmi tutto il giro sul tram 28 da capolinea a capolinea e ritorno standomene comodamente seduta sui sedili di legno con la testa fuori dal finestrino, ammirando la bellezza e la confusione della città dall'interno del tram (il giorno prima avevo fatto solo brevissimi tratti intermedi in piedi stretta tra tante altre persone senza neanche riuscire a vedere fuori).
Per pranzo avevo pensato di tornare a mangiare nella tasca del giorno prima, ma ho trovato che, per quel giorno, facevano solo servizio ristorante a prezzo pieno....quindi, ho mangiato su Rua de O Seculo da Cone a Portoguesa, piccolo localino dove per circa 6 euro si gusta uno sfizioso cono salato farcito con pesce carne verdure o affettati oppure anche frutta e dolce...idea carina e gustosa!
A questo punto, soddisfatta del pasto e carica di energia, sono tornata prima in albergo a prendere lo zaino e quindi mi sono diretta in aeroporto e, nella serata di sabato, sono atterrata a Milano Malpensa.
Considerazioni finali:
Devo ammettere che, purtroppo, la prima cosa che mi ha colpito passeggiando per la città (in realtà anche le altre aree del Portogallo che ho visitato hanno evidenziato questi problemi) e che è rimasta tristemente impressa nella mia mente, è stata quanto questa capitale sia sporca e poco curata in questo aspetto...cartacce e rifiuti vari si possono trovare anche nelle zone più centrali, l'odore nauseabondo di urina o altro è molto frequente ovunque in centro ma soprattutto di giorno nelle viuzze del Bairro Alto e nelle aree limitrofe alla Praca do Comercio, molti senzatetto o persone sotto l'effetto di alcol già nella prime ore del giorno che vagano senza meta per la città a chiedere elemosina o sigarette...loschi individui che ti chiedono se vuoi comprare sostanze illecite come se nulla fosse in pieno giorno ed in pieno centro....e poi traffico caotico ovunque con le strette vie del centro con via vai senza sosta di macchine, apette, pulmini e tram...auto spesso parcheggiate dove non è consentito con il risultato di bloccare anche per diversi minuti il percorso dei tram che sono costretti a fermarsi nell'attesa che l'auto venga spostata dalle rotaie...non vorrei essere troppo negativa, ma veramente è stato così...mi ha stupito il fatto che non vi fossero poi praticamente aree pedonali (tranne Rua Augusta) e che quasi tutte le vie del centro storico (ripide e strette) fossero aperte alla circolazione in doppio senso di marcia e sia alle auto che ai tram, senza corsie preferenziali o ZTL...la sera che ho voluto raggiungere il quartiere di Belem ho atteso quasi 40 minuti il tram che si reca nella zona, perché il traffico era completamente bloccato...perché nello stretto centro storico oltre a quanto già descritto, circolano anche gli autobus del sightseeing e anche gli autobus turistici (soprattutto nella Praca do Comercio che è crocevia di tutti i vari collegamenti ed è assolutamente disorganizzata ed insufficiente ad accogliere e smaltire tutta la gran mole di veicoli)...
insomma, tra le capitali europee è una delle più pittoresche con i suoi saliscendi e i suoi colori, ma certamente, almeno per me, è stata anche una delle più deludenti per quel che riguarda l'organizzazione e la pulizia....e lo dico da persona nata e cresciuta a Roma, che con tutti i suoi problemi e limiti legati ai vari siti/scavi archeologici e all'elevatissimo numero di abitanti, non è assolutamente paragonabile alla situazione di "degrado", "abbandono" e "incuria" che ho riscontrato nella capitale portoghese, soprattutto nelle aree del centro storico, dei parchi e delle vie dello shopping...
Forse ero impreparata a tutto questo, ma più che una capitale europea mi è parso di passeggiare in una affascinante capitale del NordAfrica, o almeno in quel caso, ciò che ho visto e vissuto sarebbe stato più conforme a quella cultura e modo di approcciare alla vita di tutti i giorni...sono rimasta stupita e colpita in maniera diametralmente opposta a quello che, ad esempio, in passato, mi è capitato visitando Praga, Budapest o Bratislava, dove i miei errati pregiudizi sono invece stati profondamente infranti quando davanti agli occhi mi sono trovata la bellezza, l'ordine e la pulizia di quelle capitali dell'est...
Insomma...questo per dire che, secondo la mia personalissima opinione, di sicuro il Portogallo merita una visita, come qualsiasi altro posto del mondo e come importante esperienza di vita e conoscenza, ma, mentre in un paese scandinavo o in una capitale dell'est tornerei, di Lisbona, Porto e dintorni non sento poi tutta questa mancanza...diversa la mia opinione sulla regione dell'Algarve, che con il suo mare cristallino, la sua tranquillità, la sua impostazione spartana, rappresenta al meglio la filosofia della vita di mare, di pesca e di surf di cui si può rimanere certamente affascinati.
Durata totale del viaggio: 8 giorni; 4 giorni (3 notti) solo per la parte dell'Algarve, quindi altre 4 notti tra Porto e Lisbona
Costo totale del viaggio per 2 persone: 2000 euro circa 120 euro a persona al giorno tutto compreso: 580 euro voli diretti A/R x 2 pers da Milano a Lisbona + 350 euro noleggio auto x 5 gg + benzina + 436 euro per pernottamento per 7 notti con camera doppia e bagno privato + 300 euro surf camp 3 gg + pasti
Documenti Necessari: Carta d’identità valida per l'espatrio
Situazione Sanitaria: il livello delle strutture sanitarie locali è generalmente molto buono. Facilmente reperibili i normali prodotti sanitari da banco. Non sono richieste vaccinazioni o precauzioni particolari. Serve la TEAM (tessera sanitaria europea)
Guida veicoli: patente italiana valida, assicurazione italiana valida
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