La strada turistica della Valcellina corre tra Montereale e la diga del Vajont attraversando la tortuosa gola tra le rocce in un alternarsi di gallerie, strapiombi, torrenti, orridi, ponti e montagne.
Nella valle di Barcis si sviluppa poi l'omonimo lago artificiale che può essere "circumnavigato" a piedi o in bici/moto/auto ed è pure sede di picnic primaverili e tuffi/bagni estivi..
Sul lato sud del lago parte la strada che sale nel bosco fino a Piancavallo (quando non è ostruita solo per un tornante dalla neve impedendo l'accesso alla stazione turistico sciistica come oggi....sigh ;(...bastava così poco per rendere tutto accessibile soprattutto in questa giornata di turismo extra-friulano e gite fuori porta....INDUBBIAMENTE UN PUNTO IN MENO PER IL COMUNE DI AVIANO E IL TURISMO FVG CHE DOVREBBERO PREOCCUPARSI DI TUTTO QUESTO)
Al limite estremo della regione, infine, è d'obbligo una sosta presso la diga del Vajont con successivo giro del lago artificiale (o meglio... dove prima del disastro sorgeva il bacino della diga) e visita al museo...
Soffermarsi 5 minuti in silenzio a riflettere su quanto accaduto 50 anni fa (9 ottobre 1963..l'anno scorso ricorreva il cinquantenario) e documentarsi meglio sulla storia della diga e su ciò che è stato è necessario...
Ritrovarsi di persona in quei luoghi davanti l'imponenza della diga e, quindi, alzare lo sguardo alla montagna e vedere l'enorme fronte del distacco roccioso...ci fa rendere conto, ancora una volta, di quanto la natura sia potente e di quanto l'uomo, troppo spesso, sia superficiale, irrispettoso e superbo nei suoi riguardi...e divenga in tal modo artefice del suo triste e macabro destino di morte e distruzione...
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